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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

I Noceresi

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Onesto, sempre laborioso, parco: amante del nucleo familiare che, nonostante siano mutati i tempi, gli usi e le abitudini, costituisce il fulcro, nella maggior parte dei casi, dell’amore coniugale e filiale, il nocerese attempato ha ancora la moglie come compagna di lavoro. Le nuove generazioni, invece, studiano, alcuni, conseguita la Licenza Media Inferiore, lasciano i campi ed i padri e, speranzosi, vanno alla ricerca di forma di vita migliori e più agiate, altri continuano gli studi superiori. Chi emigra si reca o al Nord d’Italia o all'estero: Nei paesi della Comunità Europea o oltre Oceano. Una volta partiti, sentono però il richiamo d’amore della loro terra e ritornano nelle festività pasquali o natalizie o nelle vacanze estive, per sentirsi, nonostante tutto, sempre noceresi. Anche se in buona percentuale è rimasto agricoltore, il nocerese, però non è rimasto sordo alle voci nuove, ne insensibile alle mutazioni sociali operanti ormai in ogni dove: ha subito, quindi, i

Chiese e Conventi di Nocera Terinese

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II nostro fu un popolo di antiche tradizioni religiose: lo attestano le Chiese e i Conventi costruiti lungo l'arco dei secoli, anche se molti di essi sono da tempo scomparsi. Hanno fatto e fanno, ancora, parte della storia e della cultura del nostro paese e pertanto li ricorderemo. Come rammentato in precedenza, la prima chiesa cristiana fu quella dedicata a SANTA MARIA DELLA PIETÀ che, una antichissima tradizione orale, vuole sia stata edificata sui ruderi di un antico tempio pagano dedicato a Bacco, come evidenziavano nel 1735 - epoca del restauro e dell'ampliamento - alcuni "frammenti di scultura formati da tralci e pampini di vite". Attualmente anche se chiusa al culto, e non più parrocchia, è in fase di restauro. La chiesa di SAN SILVESTRO fu la seconda costruita nel nostro paese, intorno al 1300. Sorgeva presso il "Fosso Cupo" di fronte al Rione Motta, ove attualmente è la casa di Luigi Niccoli. E' ricordata nei Regesti Vaticani per un ta

Varese - Palazzo e Giardini Estensi

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Il Palazzo Estense, oggi sede del Comune di Varese, fu residenza del Duca Francesco III d’Este (duca di Modena e governatore della Lombardia austriaca nel periodo delle Signorie. Fu acquistato nel 1766 e subito dopo l’acquisizione iniziarono celermente i lavori di ristrutturazione e ampliamento della proprietà mediante l’annessione dei terreni limitrofi. La realizzazione del progetto e la direzione dei lavori di ristrutturazione e di edificazione furono affidati all'architetto e ingegnere camerale di Milano Giuseppe Antonio Bianchi: la villa venne ristrutturata e ampliata e fu realizzato il giardino all'italiana con elegante parterre posto tra il palazzo e la collina. Al centro dell’altura venne poi collocato un ninfeo ancora oggi presente nelle sue forme fondamentali con tre nicchie rivestite da concrezioni in tufo e statue. Accedendo al giardino dall'androne principale del palazzo la prospettiva che apre l’ingresso del parco è raggiante; un vasto parterre adornat