Le vie di comunicazione di Nocera Terinese

Nocera Terinese

Selle di muli, di cavalli e basti di somari erano gli unici mezzi di comunicazione sulle “mulattiere” o “carrere” nei tempi lontani, nel nostro paese.
Esse erano quattro in tutto.

L’unica e più antica “mulattiera” che univa il nucleo abitato con la marina era quella che, partendo “…. Abbascio abbascio la crapara….”, e costeggiando le sponde del fiume Rivale, biforcandosi poi “…. nello loco ditto Grotticelle….”, si giungeva ad Amantea.

La seconda “carrera” detta anche “mulattiera”, era larga qualche centimetro in più, era quella della “Cristoliana” che, partendo dal rione “Vivieri”, costeggiando il Rivale e inerpicandosi a serpentina tra il bosco, giungeva a Fangiano, per poi attraverso la “Cava di Mannella” giungere a Falerna e a Nicastro.

La terza era quella che iniziava dalla “Pietra di Santo Felice”, alle spalle della Chiesa di San Francesco dei Padri Minori Conventuali, e su “passerelle” di fortuna superando i tornenti la “Coda” (- u jum’a cuda -) e il “Casale” ( - i puanti - ) giungeva a San Mango e Martirano.

La quarta e ultima mulattiera iniziava dalla collina dei Cappuccini e dalla “Cava di Varano”, attraverso le “Ferole”, giungeva al Mancuso, raggiungeva poi la “Cava di Santo Mazzeo” diramandosi per Sambiase e Nicastro e per Martirano e Conflenti, tali notizie vengono desunte dal “Cabreo” conservato presso l’Archivio Comunale.

Nel 1851, a spese del Comune, fu costruito il primo tratto rotabile, largo metri tre da via Santa Caterina, cominciando dal punto ove ora è la Croce, a Fangiano che sostituiva la già menzionata Cristoliana.

Nel 1876, un consorzio tra i Comuni di Sambiase, Gizzeria, Falerna, San Mango e Nocera costruì a proprie spese, la prima strada rotabile, larga m. 5,80, con partenza dal fiume “Bagni” sino a San Mango d’Aquino.

Nocera Terinese

Nel 1895 fu completato il tratto ferroviario Battipaglia – Reggio Calabria ed il 31 luglio dello stesso anno, transitò dalla stazione ferroviaria del nostro paese, il primo convoglio.

Presso lo Scalo Ferroviario esisteva uno scoglio chiamato “Pietra della Nave”. Tra il 1894 e il 1895 il pietrame da esso ricavato, servì per la costruzione del tratto ferroviario Ponte Savuto – Stazione Nocera.

Nel 1902 venne costruita la strada comunale, ora nazionale, dal Paese allo Scalo ferroviario e l’ultimo tratto di essa strada fu imbrecciato col pietrisco ricavato da quanto rimaneva dello scoglio della “Pietra della Nave”.

Lo sventramento dell’arteria principale del paese, poi, avvenne negli anni dal 1913 al 1914.

Negli anni dal 1927 al 1929 fu completato il tronco Girone Brace - Torbido della lunghezza di circa Km 5.

Agli inizi degli anni ’50 fu costruita la strada che parte dal Paese e giunge al Mancuso, precisamente alla Caserma delle Guardie Forestali, ed il cui percorso, oggi è asfaltato.

Oggi tutta la zona montana e collinare è intersecata da ampie strade asfaltate e colleganti tra loro le varie borgate e ciò ha contribuito a che gli abitanti delle zone di campagna uscissero dal loro secolare isolamento e, con i mezzi moderni, inseriti nel tessuto urbano, migliorassero le loro condizioni umane, economiche e sociali.

Importante realizzazione della statale 18 che allaccia tutte le località balneari del Tirreno e la realizzazione dell’Autostrada del Sole che rappresentano, insieme alle altre strutture, i simboli di una Calabria veramente indirizzata alla modernità.

Sono stati completati anche seguenti lavori stradali: strada Rivale – Cappuccini; strada via Sirianni – San Francesco; strada Ferole; strada Campo d’Arata; strada Belloro e strada Vitale.

Ogni tanto, però, il nastro d’asfalto montano, penetrato un po’ dappertutto è “allietato” – ricordo di antica arcadia – dal monotono calpestio di qualche vecchio asino bigio portante, sul basto, al mulino il grano che, macinato e fatto pane, adornerà ancora le mense campestri e con il suo profumo renderà più saporosa la merenda del frugale agricoltore nocerino.

Tratto dal volume:

Nocera Terinese - Storia, Fede e Tradizione 

Pasqua 2002

Associazione Turistica Pro Loco Ligea I.A.T.

Testi a cura di: Elvasio Curcio, Antonio Macchione, Szumskyj J. Antonio


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