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Un raggio di sole nei miei ricordi

Mamma

In ogni famiglia, ci sono storie che si tramandano di generazione in generazione, come tesori preziosi da custodire gelosamente. La mia è la storia di una donna straordinaria, mia madre, il cui amore ha illuminato la mia vita come un raggio di sole in una giornata grigia.

Il ricordo di mia madre è costellato di innumerevoli storie. Storie che esaltano l'importanza di questa figura cruciale nella vita di ogni individuo, che parlano della cura, dell'amore e del sostegno incondizionato che una madre offre ai suoi figli. In questi giorni prossimi al Natale, un senso di malinconia mi assale frequentemente, e i miei pensieri si rivolgono a mia madre: ai suoi capelli grigi e splendenti, al suo sorriso, alle sue carezze, all'amore incondizionato che mi ha sempre donato.

Al solo vederla in casa con quella dolcezza mi trasportava in un mondo incantato, un'atmosfera magica che sembrava sospendere il tempo.
I ricordi sono innumerevoli. Negli anni '50, poco dopo la guerra, l'industrializzazione nel Sud Italia era scarsa e la ripresa economica stentava rispetto al Nord. La povertà pesava sulle famiglie. Mio padre, tornato dalla prigionia, faceva il possibile lavorando nei campi, mentre mia madre partecipava alla raccolta delle olive. Lei si alzava all'alba e, insieme ad altre donne, giù per la “Caprara” percorreva dieci chilometri a piedi per arrivare ai campi di "Quintieri" e altri dieci per tornare a casa alla fine della giornata.

E nonostante la fatica dei campi, al suo ritorno a casa, l'attendevano ancora i lavori domestici.
Ricordo che, essendo piccolo e non avendo nessuno che potesse badare a me, mi portava con sé nei campi.
Mentre camminavamo, mi narrava storie meravigliose di fate e folletti che vivevano in un bosco magico incantato. La sua voce, dolce e rassicurante, mi faceva sentire al sicuro e protetto.

Arrivati ai campi, mi legava il grembiule intorno alla vita, trasformandomi in un piccolo raccoglitore. Ogni tanto, mia madre si fermava a riposare all'ombra di un albero e mi stringeva forte a sé. In quei momenti, sentivo il suo cuore battere forte e capivo quanto mi amasse.

Al termine della giornata, stanchi ma felici, ritornavamo a casa. Mia madre mi lavava e mi preparava una cena calda e fumante. Poi, mi prendeva in braccio e mi cullava, cantandomi una ninna nanna. La sua voce mi trasportava in un mondo incantato, dove tutti i miei sogni diventavano realtà.

La sua presenza in casa era come un raggio di sole in una giornata grigia. Ricordo l'odore inconfondibile del suo profumo, un mix di lavanda e sapone di Marsiglia, che avvolgeva ogni angolo della casa. La cucina, in particolare, era il cuore pulsante della nostra famiglia. Lì, tra pentole fumanti e il crepitio del fuoco, preparava i nostri pasti con una maestria che solo una madre può avere. Ogni piatto era un'opera d'arte, cucinata con amore e con gli ingredienti più semplici e genuini.

Mentre lei cucinava, io mi arrampicavo sulla sua sedia e la guardavo affascinato, anticipando con l'immaginazione il gusto delle sue delizie. Poi venivano le serate invernali, quando ci stringevamo attorno a un braciere pieno di carboni ardenti che lanciava scintille dorate, illuminando le pareti della casa. Mia madre mi narrava storie e leggende, e la sua voce dolce e rassicurante mi portava in mondi lontani e meravigliosi.

Non ho mai abbandonato mia madre; dopo la scomparsa di mio padre, si è trasferita a vivere con noi, donandoci immenso amore. Ancora oggi la osservo, mentre si affaccia alla finestra, spostando delicatamente la tenda, scrutando l'esterno in attesa del mio rientro dal lavoro.

Il legame che mi univa a mia madre era indissolubile. Lei era la mia roccia, un’amica, la mia guida, la mia confidente. In lei trovavo sempre conforto e sostegno, qualunque cosa accadesse. Anche quando crescevo e mi allontanavo da casa, il suo amore mi seguiva ovunque.

Oggi, mentre mi ritrovo a ripercorrere questi ricordi, sento una profonda gratitudine nei suoi confronti. Ma i ricordi che ho di lei sono un tesoro prezioso che custodisco gelosamente nel mio cuore. E in questi giorni di festa, mentre mi guardo intorno e vedo i volti sorridenti dei miei cari, il mio pensiero va a lei, alla sua dolcezza, alla sua forza, al suo amore infinito. Mi manca la sua presenza, la sua voce, il suo sorriso. Ma so che lei è sempre con me, nel mio cuore. E sono grato per tutto ciò che mi ha dato. Grazie, mamma, ti voglio bene.