Queste calde giornate estive stimolano spesso nel fare delle belle passeggiate rinfrescanti, al lago, in montagna o nei boschi dell’area varesina, proprio con l’intento di cercare un po’ di refrigerio.
Molto spesso si incontrano patrimoni culturali molto interessanti, anche perché Varese non è soltanto una gran bella città ma ha mille cose nascoste; Monasteri, Santuari, Chiese, Castelli medievali, borghi antichi ecc… Nel fare una delle mie solite escursioni lungo le sponde del lago, mi sono imbattuto per caso in curiose costruzioni in pietra rassomiglianti i famosi Trulli del Salento, si tratta delle antiche “Ghiacciaie" o "Giazer" di Cazzago Brabbia.
Questi fabbricati, interamente costruiti in pietra, vennero innalzati allo scopo di poter conservare il ghiaccio e il pesce pescato nel lago di Varese. Venivano infatti di volta in volta riempiti con lastroni di ghiaccio che i pescatori staccavano dal lago durante i mesi invernali.
Durante la stagione più fredda il lago di Varese si ghiacciava quasi totalmente e proprio in questi periodi i pescatori di Cazzago Brabbia arpionavano con uncini i lastroni tagliati con la scure e li trascinavano nelle loro barche. Questi blocchi di ghiaccio venivano avvolti in coperte e trasportati tramite carri all'interno di questi edifici, dove il ghiaccio si conservava addirittura per un anno intero.
Durante la stagione più fredda il lago di Varese si ghiacciava quasi totalmente e proprio in questi periodi i pescatori di Cazzago Brabbia arpionavano con uncini i lastroni tagliati con la scure e li trascinavano nelle loro barche. Questi blocchi di ghiaccio venivano avvolti in coperte e trasportati tramite carri all'interno di questi edifici, dove il ghiaccio si conservava addirittura per un anno intero.